Il test leucocito-tossico è stato messo a punto da Bryan negli anni 40 e poi sviluppato alla fine degli anni 80. Si tratta di un test efficace nel rilevare, in vitro, l’azione citotossica (vacuolizzante) di alcuni alimenti sui granulociti neutrofili del soggetto sottoposti a test.
La metodica del test consente di analizzare la reazione a livello morfologico di tali leucociti a contatto con specifici estratti alimentari. Questa metodica è, a tutt’oggi, la sola ad avere applicazione clinica tra i test di analisi delle intolleranze alimentari. Va specificato che la lettura del test leucocito-tossico può essere effettuata per pazienti non sottoposti ad una terapia cortisonica, la quale altera lo stato dei granulociti neutrofili.
Kit 64 alimenti: è il pannello più usato nella comune alimentazione mediterranea, molto valido come supporto a qualsiasi intervento nutrizionale. I 64 alimenti: latte di capra, latte vaccino, latte di pecora, lievito di birra, lievito chimico, grano, riso, mais, orzo, caffè, tacchino, pollo, coniglio, maiale, manzo, agnello, uova, salmone, tonno, gambero, merluzzo, sogliola, patata, zucchina, melanzana, lattuga, peperone, pomodoro, cavolo, spinaci, mela, pera, prugna, uva, kiwi, fragola, albicocca, pesca, banana, ananas, melone, arancia, limone, noce, mandorla, arachide, cacao, zucchero, miele, tè, oliva, soia, aglio, cipolla, sedano, carota, piselli, asparago, cetriolo, pepe, farro, fagioli, mix cefalopodi, mix funghi
Risultato test
Il paziente, una volta sottoposto a prelievo ematico, avrà come risultato il referto dell’analisi. Il risultato sarà da associare ad un contesto dietologico fornito da uno specialista di settore.
Per una corretta applicazione dei risultati è possibile prenotare una prima consulenza gratuita con la nostra biologa nutrizionista Dott. ssa Stefania Linardelli.
- Biologa nutrizionista specialista in biochimica e chimica clinica
- Master in alimentazione clinica e applicata
- Esperienza pluriennale